Barcellona Insolita #2: Poblenou, il Quartiere più autentico di Barcellona
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Cosa visitare a Barcellona oltre alla classica passeggiata per la Rambla? Cosa vedere dopo la Sagrada Familia? Per scappare dai turisti e vivere un’esperienza da local il quartiere che fa per te è il Poblenou.
Barcellona è una delle città più visitate in Europa, il suo clima, la spiaggia, la gente e l’anima dinamica attirano sempre più turisti. Ormai però sembra sempre più difficile trovare un luogo che non sia assaltato dai turisti.
Tempo fa ti avevo parlato della Barcellona insolita con il suo Labirinto di Horta, un piccolo gioiellino fuori dal centro cittadino. Oggi invece ti porto nel Poblenou.
Il quartiere di Poblenou (in Catalano “villaggio nuovo”) è il posto ideale per chi cerca cosa vedere a Barcellona di veramente autentico. Nato nel XIX secolo su quello che un tempo era terreno di lagune e canneti con piccoli agglomerati di pescatori, si è ben presto guadagnato il nomignolo di “El Manchester de la Catalunya”.
Cosa visitare a Barcellona: El Manchester Catalàn
Eh si, in piena industrializzazione è stata questa la zona in cui si sono concentrate tutte le manifatture di qualsiasi tipo: dal vino all’aceto, dal tessile al gas, e tanto altro. Ancora oggi rimangono tante ciminiere in mattoni che raccontano questo periodo di forte sviluppo.
Soltanto negli Anni ’60 il processo si arresta e comincia un periodo di degrado dovuto alla deindustrializzazione. Il quartiere viene abbandonato anche dagli operai e vaste aree cadono in malora.
Grazie alle Olimpiadi 1992 il Poblenou comincia a cambiare volto nuovamente. Comincia un lavoro di riqualificazione che ancora oggi è in atto e ha trasformato questa parte della città in un laboratorio di creatività e innovazione.
Cosa vedere nel Poblenou
La zona del Poblenou si trova accanto al parco de la Ciutadella, si estende lungo tutta la spiaggia de Bogatell e de la Marbella e viene delimitato dalla Diagonal (una gran via che taglia tutta la città in diagonale).
Le maggiori attrazioni da visitare a Barcellona in questo quartiere vanno dalla Torre Glories, ormai un vero e proprio simbolo della città, alla spiaggia, al Parc del Centre del Poblenou e molto altro.
Andiamo per ordine, possiamo partire proprio dal grattacielo più famoso della città per la scoperta del quartiere più creativo di Barcellona.
Cosa visitare a Barcellona: Torre Glories e il Museu del Disseny
La Torre Glories è uno degli edifici più belli che si possono vedere, progettata dall’architetto Jean Nouvel e inaugurata nel 2005. L’architetto dice di essersi ispirato a diversi motivi della cultura catalana, dai rilievi del Montserrat ai campanili della Sagrada Familia di Antonio Gaudì.
Oltre ad essere uno dei simboli di Barcellona è anche il segno del rinnovamento in atto all’interno del Poblenou. Intorno a lei sono nati e continuano a nascere altri edifici sempre più innovativi. Protagonisti della costruzione di un’area di stampo metropolitano fatta di palazzi a vetri, metallo e lucentezza.
Altra chicca è il Museu del Disseny, ovvero “Museo del Design”, ospitato all’interno di un altro edificio moderno dalle forme eccentriche. Si trova alla base della Torre Glories e il suo giardino totalmente accessibile al pubblico è il luogo migliore per ammirare la torre.
Parc Central del Poblenou
Proseguendo lungo la Diagonal, una gran via perfetta per passeggiare, si arriva al Parc Central del Poblenou. Un parco che è stato progettato dallo stesso architetto della Torre Glories ed è un’esplosione di colori.
È totalmente circondato da mura ricoperte di vegetazione, a nascondere il tesoro che si trova all’interno. Un bellissimo parco coloratissimo e allegro con diverse installazioni artistiche che rispecchiano l’eccentricità di Barcellona.
La Rambla Poblenou:
L’arteria principale del quartiere è la Rambla del Poblenou che parte dalla spiaggia per arrivare fino alla Diagonal. Costruita come le altre ramblas della città, si dimena lungo casette basse ai lati e i suoi alberi tutti in fila. Anche la Rambla del Poblenou è in realtà il luogo d’incontro per gli abitanti della zona.
È da qui che si sviluppa la vita del quartiere. Il fascino bohemienne di casette basse e stravaganti, i cafè che arricchiscono la rambla con i suoi tavolini, ti faranno sentire per un momento in un’altra epoca.
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Quartiere di arte e creatività
Negli ultimi anni, al posto delle vecchie fabbriche ormai abbandonate sono arrivate aziende tecnologiche e soprattutto attività creative che hanno cambiato il volto del Poblenou.
Soprattutto queste ultime hanno dato una forte connotazione al quartiere. Sono ormai diverse le gallerie di arte, le scuole di design e attività di ogni tipo che hanno come parola d’ordine “Sostenibilità”.
Lungo le sue strade non si contano più le opere di Street Art, fra le più belle che ho visto finora. E insieme a loro, si vedono anche tante vecchie fabbriche abbandonate e ciminiere che raccontano il lavoro, la vita e la storia di questo quartiere così autentico.
Le spiagge di Bogatell e Marbella
Scendendo ancora più giù lungo la Rambla del Poblenou ecco un’altra fra le cose da vedere assolutamente a Barcellona: la Spiagga di Bogatell e Marbella. Subito dopo la Rambla si trova un piccolo parco che anticipa la spiaggia e poi inizia il paseo maritimo.
Una passeggiata lungo la spiaggia con palme, panchine e i tipici chiringhitos. Subito più in basso del lungomare vi è la spiaggia, una delle più famose di Barcellona per l’area nudista e per il festival Circuit che ospita ogni estate.